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Comprendere l'età di Diocleziano nella sua essenza, nei suoi equilibri, nella peculiarità dei suoi assetti giuridici e politico-costituzionali costituisce problema storiografico complesso, sul quale si è cimentata da lungo tempo una vasta letteratura. Offrire un'immagine rinnovata di quell'età attraverso uno studio più aderente alle fonti e alle loro risultanze, capace di valorizzare gli apporti di nuove scoperte e del progresso delle conoscenze per mezzo della convergenza sinergica del contributo di diversi saperi e metodologie di approccio è quanto si propone il presente volume. Ne risulta un quadro capace di superare la raffigurazione incerta di un'età stretta tra il tradizionalismo di un passato da conservare e l'esigenza di una forte spinta innovativa per restituire la cifra propria che ne connota l'essenza, non necessariamente astretta in quella rigida griglia di posizioni contrapposte, ma più sfaccettata e mossa in quelli che ne costituiscono i caratteri e i profili politici, ideologici e strettamente giuridici. In questo contesto ridisegnato si inseriscono i sedici contributi raccolti nel volume, frutto della dodicesima edizione del Collegio dei diritti Antichi CEDANT.